CONOSCERE SE STESSI

Conoscenza e potenziamento di sé per migliorare la qualità della propria vita personale, professionale, relazionale, affettiva, familiare.

Dott. Andrea Mazzucchelli, Psicologo Mantova, Psicoterapeuta

E’ un percorso finalizzato a favorire una più profonda presa di coscienza delle situazioni significative che si stanno vivendo, una maggiore conoscenza di se stessi, ed un modo di “essere più consapevole e più presente” all’esperienza mentre questa si svolge.

Ciò avendo ben presente quanto sia importante per una persona maturare una maggiore coscienza, conoscenza di sè, presenza.

COSCIENZA

Coscienza delle situazioni che si stanno vivendo, ma anche di situazioni significative che si sono vissute o che si immagina di poter vivere.

CONOSCENZA DI SÈ

conoscenza di sé, della propria unicità quanto del proprio tipo di personalità-carattere, dei propri automatismi, dei propri schemi di atteggiamento-comportamento, della “lente caratteriale” attraverso la quale si percepisce e si guarda la realtà.

PRESENZA

Presenza, ovvero un “esserci pienamente nel qui e ora” a livello di attenzione, di percezioni e sensazioni corporee, del sentire istintivo ed emozionale, dell’atteggiamento cognitivo e comportamentale. Una maggiore presenza che permette di vivere più pienamente anche quei momenti e stimoli positivi che si ha la sensazione di non vivere a pieno. Un essere “presenti a se stessi e all’esperienza in corso”, momento dopo momento, che fornisce una più piena consapevolezza di cosa sta succedendo “dentro e fuori di sè” nel fluire della propria esperienza in rapporto agli altri e a ciò che mi circonda.

Tutto ciò significa migliorare il proprio modo di “essere nel mondo” e soprattutto di “esserci nel qui-e-ora”.

Significa imparare a saper valorizzare e “cavalcare” i propri punti di forza, e a gestire meglio i proprie automatismi caratteriali sia funzionali che disfunzionali. Significa scoprire i punti dove perdiamo motivazione, forza ed energie; fare più chiarezza su quali siano le resistenze.

Significa scoprire i punti deboli anche del proprio modo di relazionarsi e di comunicare, per arrivare ad un saper “stare in relazione” e ad una modalità di comunicazione più funzionale che migliori il rapporto con le persone che ci stanno intorno.

Porta ad esplorare, far emergere e sviluppare le potenzialità e l’efficacia delle proprie risorse personali, ad ampliare le proprie possibilità spesso solo parzialmente riconosciute, espresse e padroneggiate.

Spesso anche semplici pensieri e idee relativamente a se stessi, agli altri, o a determinati aspetti della vita si rivelano convinzioni molto disfunzionali e autolimitanti alla piena attivazione di tutte le risorse di cui si dispone e ad una corretta valutazione della realtà.

Significa entrare in contatto con un diverso senso di autoefficacia, di stima di sé, un senso di maggiore sicurezza e serenità interiore.

Significa aver più chiara la propria direzione, ciò che è davvero importante per sè, ciò di cui si ha bisogno e si vuole.

In modo da poter valutare più coscientemente e liberamente se e come provare a muoversi verso cambiamenti personali, ed essere eventualmente accompagnati in un percorso fatto di microcambiamenti nella direzione scelta.

Si ha la possibilità di immaginare ed esplorare nuove modalità più adeguate di “provare a fare”, dandosi la possibilità di decidere se sperimentare-rsi o meno in un agire concreto a piccoli passi.

Questo percorso prescinde dalla presenza di sintomi, malesseri o disagi particolari. Ha lo scopo di migliorare la qualità della propria vita, il proprio ben-essere psicologico e fisico.

Tutto ciò per poter raggiungere uno stile di vita più equilibrato e soddisfacente nei vari ambiti della propria vita personale, professionale, relazionale, affettiva, familiare.

«è nell’essere “presenti” – con le nostre dimensioni razionali, emotive e istintive –

nel continuo fluire del “qui-e-ora”, che si può essere pienamente “in contatto”

con noi stessi, con gli altri e con ciò che ci circonda»

«l’individuo medio dei nostri tempi vive sfruttando solo una minima percentuale del suo potenziale (…)

allora, se si scopre come si fa ad impedirsi di crescere, di utilizzare il proprio potenziale, si ha modo di accrescerlo, di vivere una vita più ricca, di diventare sempre più capaci di mobilitare le proprie energie»

Fredrick Perls – Fondatore della Psicoterapia della Gestalt